Congresso nazionale tematico per i socialisti democratici italiani a Roma: Umberto Costi rieletto segretario nazionale. Novità nella segreteria nazionale.

Si è svolto a Roma il congresso nazionale dei Socialdemocratici di SD. Un appuntamento politico atteso e molto partecipato, che ha visto convergere da ogni parte d’Italia compagne e compagni, militanti e dirigenti, studiosi e professionisti, animati dal desiderio comune di dare voce e forma ad una sinistra etica, moderna e realmente riformista.

I lavori congressuali si sono conclusi con l’elezione per acclamazione del nuovo segretario nazionale, Umberto Costi, figura di riferimento della tradizione socialdemocratica, e con l’elezione alla presidenza del partito di Antonino Esposito.

Sono stati inoltre eletti i membri della segreteria nazionale, così composta: Vicky Amendolia, Giovanni Candido, Angelo Coco, Lucia Di Mauro, Antonio Matasso, Claudio Melchiorre, Antonio Noto, Antonio Petrella, Claudio Maria Ricozzi, Francesco Russo e Pasquale Sarao.

Il collegio dei Probiviri è stato affidato all’On.Vincenzo Coco, a Paolo Carini e a Marco Sparvoli, mentre la funzione di revisore dei conti è stata assegnata ad Antonio Garzo.

In un clima di confronto franco e costruttivo, animato da un alto profilo umano e culturale, il congresso ha tracciato le linee guida della politica del Partito della Socialdemocrazia per l’anno 2025, con particolare attenzione a giustizia, sanità, fisco e lavoro.

I temi affrontati hanno spaziato dall’urgenza di un sistema giudiziario più equo ed efficiente, alla difesa del diritto universale alla salute, dalla semplificazione fiscale alla dignità del lavoro, ben oltre la logica assistenzialista.

Ma il momento più vibrante e identitario si è avuto con l’intervento conclusivo del segretario Umberto Costi, che ha indicato con chiarezza la direzione strategica del partito:

«Ricompattare le membra sparse del socialismo democratico italiano” – come avrebbe detto Pietro Nenni – attraverso la creazione di una federazione di forze politiche riformiste, socialiste, democratiche, laiche, libertarie e progressiste, che si ponga come terza via rispetto a due poli sempre più autoreferenziali e incapaci di parlare al Paese reale», ha sottolineato il riconfermato segretario nazionale.

«Quando i partiti smettono di proporre visioni e si limitano a consumare polemiche, la società si disgrega», ha detto Costi. «Noi vogliamo ricucire, costruire, proporre. Perché l’Italia non ha bisogno di nuovi fronti, ma di nuova fiducia».

In un tempo di crescente polarizzazione, il Partito della Socialdemocrazia (SD) si propone come cerniera etica e razionale, capace di coniugare la cultura di governo con i valori fondanti della sinistra democratica.

Nel solco di Turati, Matteotti, Pertini, Saragat e Lombardi, l’impegno dei socialisti democratici italiano è quello di riportare nella politica italiana il gusto del ragionamento, il primato della coscienza, il rispetto per le istituzioni e la vocazione al futuro.

Come scriveva Carlo Rosselli in “Socialismo liberale”: «Essere socialisti significa sapere da che parte stare, ma soprattutto avere il coraggio di non perdere mai il senso critico».

Il nuovo corso dei Socialdemocratici di SD nasce da questo spirito: pluralista, intransigente sui principi, dialogante nella forma, radicale nella giustizia sociale, sempre fedele all’idea che la libertà e l’uguaglianza non siano in conflitto, ma due facce della stessa dignità umana.

Il consiglio nazionale appena insediato lavorerà fin da subito per promuovere un’agenda di proposte concrete, il rafforzamento della presenza territoriale e un dialogo franco con tutte le realtà politiche e civili disponibili a costruire un’alternativa alta e credibile al decadimento politico e morale che affligge il sistema italiano.

Socialdemocrazia c’è, ed è pronta a fare la sua parte.

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